Pubblicato in: Non solo romance, Recensione

Recensione : Il peso del sangue di Laura McHugh

Titolo: Il peso del sangue
Titolo originale: The Weight of Blood
Autrice: Laura McHugh
Editore : Nua Edizioni
Genere: Noir, thriller psicologico
Traduttrice: Barbara Cinelli
ISBN EBOOK: 978-88-31399-23-4
ISBN CARTACEO: 978-88-31399-20-3
Genere: Noir, thriller psicologico
Lunghezza: 400 pagine circa
Prezzo Ebook: € 5,99
Prezzo cartaceo: € 16,50
Data uscita :25 Marzo 2021

 

Le radici della famiglia Dane sono ancora saldamente piantate nella cittadina di Henbane, nell’altopiano d’Ozark, ma questo non impedisce alla sedicenne Lucy Dane di essere trattata come un’estranea. La gente mormora ancora di sua madre, una giovane e seducente forestiera la cui misteriosa sparizione ha dato vita a una serie di miti e leggende locali.
Quando una delle poche amiche di Lucy, Cheri, affetta da una forma di ritardo mentale, viene trovata morta, Lucy si sente perseguitata dalla scomparsa di quelle due ragazze perdute: la madre che non ha mai conosciuto e l’amica che non è stata in grado di proteggere.
Tutto cambia quando trova casualmente una collanina appartenuta a Cheri in una roulotte abbandonata e sente il bisogno di mettersi a caccia di risposte. Quel che scoprirà renderà impossibile ignorare i sospetti che ricadono sui suoi stessi consanguinei. In un posto in cui i legami di sangue contano più di ogni altra cosa, Lucy dovrà decidere da che parte stare.

Recensore : 

Copia ARC.             

 La lettura di questo thriller è stata appassionante, coinvolgente, elettrizzante dalla prima all’ultima pagina!

Sembrerà un cliché, ma davvero ma non riuscivo a fermarmi, non volevo staccarmi dal libro perché dovevo sapere cosa stava per accadere alla giovane Lucy nel corso delle sue indagini.

Lucy ha sedici anni, sta diventando sempre più bella, come la sua povera mamma scomparsa misteriosamente quando lei aveva appena un anno di vita, e ora ha appena perso una delle sue poche amiche. Anche se in pubblico faceva finta di non conoscerla, visto che la povera Cheri soffriva di disturbi mentali, Lucy le voleva bene e da quando hanno ritrovato il suo cadavere, orribilmente fatto a pezzi, Lucy è alla ricerca della verità sulla sua fine. Non si da pace per la fine di Cheri, come non si da pace per non avere conosciuto la madre e non sapere che fine abbia fatto:

“La parte peggiore era sapere per certo che la persona amata era morta, e allora mi ero sentita grata che il corpo di mia madre non fosse mai stato trovato. Il mistero ti divora, ma lascia una sottile scorza di speranza.”

 

Due giovani donne scomparse a distanza di anni; due ragazze sfortunate e una giovane decisa a fare la cosa giusta e cercare di scoprire cosa è successo loro.

Lucy però non è del tutto da sola, accanto a lei c’è Daniel, un ex compagno di scuola per cui ha una mezza cotta, che ha un paio d’anni più di lei e lavora durante la pausa dall’università per suo zio Crete. Da quando Cheri è stata ritrovata, Lucy non può più fare scorribande da sola o in compagnia della migliore amica Bess, vicina di casa, per modo di dire, visto che la ragazza vive in una roulotte con la madre ex prostituta/drogata.

Non può nemmeno più tornare a casa da sola la sera, visto che il padre è sempre via per lavoro, e il passaggio che Daniel le offre fa nascere una bella amicizia e complicità:

“Come decidi di fidarti di qualcuno che conosci a malapena?… Non ero sicura di potermi fidare di Daniel. Ma non ci furono strane sensazioni alla bocca dello stomaco. E che fosse saggio o no, volevo fidarmi di lui.”

 

La famiglia di Lucy è una delle più facoltose del piccolo paese dove risiede; lo zio ha un diner, ma anche una rimessa di canoe, dove affitta attrezzatura sportiva ai turisti. Ha anche una misteriosa cassaforte nascosta in ufficio e uno schedario sempre chiuso a chiave…

Crete ha molti segreti: tutta la famiglia dei Dane ne ha, da sempre.

I turisti sono gli unici forestieri ben accetti in paese, forse perché vengono in un periodo preciso e corto dell’anno, perché chi arriva a Henbane per restare è mal visto da tutti; ne sa qualcosa la madre di Lucy, mai del tutto accettata dai locali, anche dopo il matrimonio con Carl, il padre della ragazza, tanto che si vocifera fosse una strega…

Lucy le somiglia sempre di più; sempre di più nota cose strane nel comportamento dello zio e delle persone che hanno conosciuto la madre, e decide di vederci più chiaro. Crede che la scomparsa della madre e quella di Cheri siano collegate, finendo ben presto per mettersi nei guai, ma il richiamo del sangue è troppo forte per resistergli:

“«Cresci sentendo il peso del sangue, della famiglia. Non c’è modo di abbandonarla. Ma non puoi farci niente quando la famiglia ti abbandona o quando gli estranei diventano una famiglia… Ora, non spetta a me dirti cosa pensare della tua famiglia, ma devi guardare oltre ciò che ti è sempre stato insegnato e ascoltare ciò che nelle ossa senti che è vero.»”

 

Tutti abbiamo dei segreti; nessuno è davvero mai sincero al 100%; solo la povera Cheri era un’anima innocente, vista la sua condizione mentale. Scavare nel passato non sempre è un bene, ma anche io avrei fatto come Lucy: avrei cercato la verità a ogni costo, anche a costo di distruggere la mia famiglia. I segreti logorano e prima o poi vengono a galla. Non esiste il delitto perfetto; qualche traccia rimane sempre, basta solo avere il colpo di fortuna di collegare le cose:

“Ero e sarei sempre stata una Dane. Avrei sempre conosciuto i profili della terra così come conoscevo il mio corpo. Raccolto pietre e piantato semi. Sarei stata leale alla mia famiglia, che fosse quella che avrei scelto o quella formata dai parenti. E, come i miei antenati, avrei mantenuto i segreti che mi erano stati affidati finché non sarebbero scivolati via dalle mie ossa nude.”

 

La narrazione non è affidata solo a Lucy; ci sono più voci narranti, all’inizio credevo fossero solo due, invece sono molte di più, anche se la grossa parte la copre Lucy.

I segreti invece ci vengono svelati dai loro portatori; questa loro entrata in scena permette al lettore di unire tutti i punti ed è il motivo che mi ha tenuto così incollata alla lettura!

Sono entrata completamente in empatia con Lucy e con l’altra voce narrante della storia che le contende la scena, ma che non voglio nominare e il motivo lo capirete solo se leggerete il romanzo…

Voto :

Editing: 

 

                                                                   

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