Pubblicato in: Recensioni romance m/m

Recensione in anteprima: In quattro e quattr’otto di M.A. Church

Titolo: In quattro e quattr’otto
Autore: M.A. Church
Serie: Graffi, fusa e felini (#2)
Traduttore: Emanuela Cardarelli
Editore: Dreamspinner Press
Genere:fantasy, romance m/m
Formato: ebook
Pagine: 218
Prezzo: $ 6,99
Data di uscita: 10 aprile 2018

L’aria fresca del mattino, un giardino pieno di uccellini e un micio in missione. Cosa può desiderare di più un gatto mannaro? Il beta Heller Wirth ha tutto, tranne un compagno. Un compagno mutaforma, a essere precisi. L’ultima cosa che desidera è uno di quei pericolosi umani che uccidono senza rimorso. Heller lo sa perché ci è passato. Che cosa fa allora la dea Bast? Gli dà proprio quello che non vuole: un umano, Lawson Dupre.

Lawson non ha capito cosa sia successo nel suo negozio. Un istante prima un cliente attraente sta per svenire, quello dopo si riprende e inizia a flirtare, poi fugge via come se fosse inseguito dai demoni dell’inferno. Non è la natura speciale di Heller a spaventare Lawson, che è uno dei pochi umani al corrente dell’esistenza delle creature sovrannaturali, dato che ne ha due come coinquilini. A Heller e Lawson ne succederanno delle belle mentre affrontano vecchie ferite, antichi pregiudizi e un cambio di potere nella colonia felina.

Recensore

Lo devo ammettere questi bei gattoni mi piacciono tanto, sarà che amo i fantasy, sarà che amo i gatti e tutti i felini, ma non vedevo l’ora che uscisse questo secondo volume.

In questo libro parliamo di Heller che nel volume precedente si era opposto a far entrare un umano nella colonia felina. Giustamente la Dea Bast (che secondo me è una dea piena di pungente ironia) gli dona come Compagno Lawson, un umano.

Heller dovrà venire a patti con il suo passato per poter stare con Lawson e sarà proprio quest’ultimo che gli darà una mano in ciò.

In questo volume avremo ben tre incontri tra Compagni. E se uno passa un po’ in secondo piano perché tratta di un mutaforma gatto con una donna, l’altro è quello che fa da apripista per la storia del prossimo volume e devo dire che mi incuriosisce molto per più di una ragione.

Altra cosa che mi è piaciuta è l’inserimento di altri tipi di mutaforma, sia in modo più marginale come nel caso del lupo mannaro, sia in modo più presente ai fini della storia come nel caso dei vetala, i mutaforma serpentini.

Lawson, al contrario di Kirk, avrà un inserimento meno traumatico nella colonia, dato dal fatto che è già a conoscenza dell’esistenza del mondo sovrannaturale, in quanto vive da dieci anni con due di loro e mantiene il loro segreto al mondo.

Un libro carino, a tratti divertente, scorrevole e piacevole da leggere.

Voto

Editing

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